Dante - Le Gemme nella Divina Commedia
Un viaggio mai esplorato fino ad ora
Le pietre preziose citate da Dante nella divina Commedia ci stimolano ad intraprendere un viaggio lungo un itinerario archeo-gemmologico mai esplorato fino ad ora.
Il Poeta, infatti, usa lo splendore dei colori delle gemme ed il fascino emanato dalle loro strutture cristalline, per incastonarli negli anfratti delle sue terzine e renderle ancora più preziose.
È compito del gemmologo indagare su quale fosse il rapporto tra il Poeta e questo mondo tanto affascinante e quali conoscenze avesse potuto attingere, per descriverle tra metafore e similitudini.
È con questo spirito che gli autori si immergono in un percorso, all’interno delle pietre, esaltandone le caratteristiche peculiari, fatte di micro minerali, bolle gassose associate ad altri cristalli entro cavità, mondi zoomorfi e vegetali racchiusi in scrigni preziosi di ambre.
Un viaggio che tenta di avvicinare sempre più gli appassionati, i curiosi, i collezionisti e i futuri gemmologi, alla magia ed al fascino di un mondo fatato come quello delle gemme.
Edito da: “L’Erma” di Bretschneider – 2021