Gli strumenti di analisi gemmologica dell’IGN Roma rappresentano l’eccellenza nel campo dell’identificazione delle gemme. Utilizziamo tecnologie all’avanguardia per garantire precisione e affidabilità nei risultati.
L’osservazione microscopica delle gemme può offrire molti indizi utili alla determinazione della natura di una gemma, della specie, degli eventuali trattamenti subiti e della sua origine geografica.
Registra i fenomeni di assorbimento delle radiazioni luminose della regione dello spettro elettromagnetico appartenenti al campo visibile (350-700 nm), del vicino ultravioletto (200-350 nm) e del vicino infrarosso (700-1100 nm)
Viene utilizzato per:
Si basa sull’interazione fra una radiazione elettromagnetica e la materia. Quando una molecola viene investita da una radiazione infrarossa, l’energia ceduta dalla radiazione stessa viene convertita in energia vibrazionale. L’apparecchiatura registra e analizza tali vibrazioni.
Viene utilizzata per:
Tecnica non distruttiva che permette di conoscere la composizione elementare di un campione attraverso lo studio della radiazione di fluorescenza X.
Viene usata per:
Analizza le vibrazioni e/o rotazioni molecolari esaminando le frequenze presenti nella radiazione diffusa dalle molecole quando una radiazione monocromatica di frequenza (laser) è incidente ad un sistema molecolare.
Viene utilizzata per:
Registra e analizza la riemissione di fotoni da parte di un materiale che viene eccitato da una radiazione elettromagnetica (fotoeccitazione).
Viene utilizzata per:
La tomografia utilizza i raggi x per creare sezioni di un oggetto che, in seguito, può essere utilizzata per creare un modello virtuale 3D. Il termine “micro” [µ] viene usato per indicare che le dimensioni di pixel delle sezioni sono nell’intervallo del micrometro.
Viene utilizzata per:
La radiografia digitale CR (Computed Radiography) si basa sull’utilizzo di un’apparecchiatura che consente di ottenere immagini digitali da raggi X, utilizzando un apposito sensore.
Le immagini digitali possono essere ampiamente lavorate grazie a software dedicati.
Viene utilizzata per:
L’osservazione microscopica delle gemme può offrire molti indizi utili alla determinazione della natura di una gemma, della specie, degli eventuali trattamenti subiti e della sua origine geografica.
Vi proponiamo diverse immagini di rubini rappresentative di alcune origini geografiche (Birmania, Mozambico, Thailandia, Tanzania). Esistono molte caratteristiche del tutto simili tra loro, ad esempio tra gemme di origine diversa o tra gemme trattate e non. Questo aspetto va costantemente tenuto in considerazione durante le varie fasi dell’analisi di una gemma preziosa, di cui l’osservazione microscopica non rappresenta che uno dei molteplici passaggi.
Saremo ben lieti di ricevere e condividere ulteriori immagini di inclusioni di rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti, tormaline, ambre e altre gemme.
Vi proponiamo diverse immagini di smeraldi rappresentative di alcune origini geografiche (Colombia e India). Esistano molte caratteristiche del tutto simili tra loro, ad esempio tra gemme di origine diversa o tra gemme trattate e non. Questo aspetto va costantemente tenuto in considerazione durante le varie fasi dell’analisi di una gemma preziosa, di cui l’osservazione microscopica non rappresenta che uno dei molteplici passaggi.
Saremo ben lieti di ricevere e condividere ulteriori immagini di inclusioni di rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti, tormaline, ambre ed altre gemme.
Vi proponiamo diverse immagini di zaffiri rappresentative di alcune origini geografiche (Birmania e Sri Lanka). Esistano molte caratteristiche del tutto simili tra loro, ad esempio tra gemme di origine diversa o tra gemme trattate e non. Questo aspetto va costantemente tenuto in considerazione durante le varie fasi dell’analisi di una gemma preziosa, di cui l’osservazione microscopica non rappresenta che uno dei molteplici passaggi.
Saremo ben lieti di ricevere e condividere ulteriori immagini di inclusioni di rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti, tormaline, ambre ed altre gemme.
Le coppie di immagini A, B, C e D ci mostrano come gemme di differente origine geografica possano avere inclusioni del tutto simili fra loro.
La coppia E ci mostra come gemme che non abbiano subito trattamenti termici possano invece mostrare inclusioni molto simili a quelle riscontrabili in una gemma scaldata.
Ancora, la coppia F evidenzia come alcune fratture osservabili in certi rubini sintetici possano essere confuse con quelle di un rubino naturale.
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L’IGN – Istituto Gemmologico Nazionale: centro di eccellenza nell’analisi e consulenza su gemme sciolte e gioielli.
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